(Pola 1946)
Pittore "metaempirico" nel suo anelito verso "l'assoluto" - non religiosamente inteso - sa dar vita ad una realtà nella quale oggetti (come mollette, fili stesi, frecce che vanno verso l'alto o verso il basso, file di biciclette, che da oggetti di ferro diventano d'argento o d'oro), personaggi e ambienti vengono rappresentati in accostamenti fantastici, e acquistano così nuovi significati.
I continui passaggi dal bianco (luce - vita ideale) al grigio (vita reale) a toni scuri (fine del tutto) sono simboli di "ascesa" o "discesa" di "vittoria" o di "sconfitta" in una continua ricerca della verità.
Valentina Ottone Caserta